“Il successo è il risultato di perfezione,
duro lavoro, ciò che si impara dai fallimenti,
lealtà, e persistenza.”
Colin Powell
Hai perso il lavoro e non puoi pagare l’affitto? Non pensare subito allo sfratto: da luglio 2014 la legge italiana tutela anche gli inquilini impossibilitati a pagare il canone di locazione, per cause di forza maggiore. La fattispecie prende il nome di morosità incolpevole: il suo contenuto è esplicitato nel testo del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, previsto dal decreto-legge n. 102/13 pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Nel provvedimento – disponibile sul nostro sito – sono elencati i casi in cui la morosità diventa incolpevole: chi si trova in questa situazione ha diritto ad accedere ai fondi pubblici appositamente stanziati.
I casi di morosità incolpevole. Il provvedimento elenca una serie di casi tassativi in cui la morosità diviene – appunto – incolpevole. Solo con l’accertamento di questa situazione, l’inquilino in difficoltà ha diritto di chiedere l’accesso a fondi pubblici per supplire il mancato pagamento. Eccone alcuni:
Le risorse. In seguito all’emanazione del provvedimento, sono stati stanziati per le regioni circa 20 milioni di euro, che potranno essere anche aumentati dalle stesse. Ai Comuni spetta il compito di comunicare ai Prefetti l’elenco dei soggetti che hanno richiesto il contributo: gli inquilini in difficoltà potranno chiedere fino a 8 mila euro per recuperare il contratto, previo accordo con il proprietario, oppure utilizzare la somma come deposito cauzionale o sanare la morosità insorta.
I requisiti. Per accedere al contributo occorre presentare:
La richiesta tuttavia sarà poi gestita dal Comune di residenza del soggetto che presenta la domanda.
Leggi il testo del “Decreto Morosità Incolpevole” sul nostro sito.
Per approfondire: http://www.lucazichella.it/index.php/normative
Pubblicato su Foggia Today