“Il successo è il risultato di perfezione,
duro lavoro, ciò che si impara dai fallimenti,
lealtà, e persistenza.”
Colin Powell
Entro il 31 gennaio 2017 deve essere inviato telematicamente il prospetto informativo relativo all’anno 2016, secondo le modalità previste dal Decreto Ministeriale del 2 novembre 2010.
Il Prospetto informativo è una dichiarazione in cui i datori di lavoro indicano la propria situazione occupazionale rispetto agli obblighi di assunzione di personale disabile e/o appartenente alle altre categorie protette e i posti di lavoro con relative mansioni disponibili.
L’adempimento riguarda sia i datori di lavoro pubblici sia quelli privati con 15 o più dipendenti, costituenti base di computo per il calcolo della quota di riserva.
Il modulo deve essere trasmesso esclusivamente per il tramite dei servizi informatici resi disponibili dai servizi competenti, entro il 31 gennaio di ogni anno, assumendo a riferimento, per l’indicazione dei dati e delle informazioni richieste, la situazione occupazionale al 31 dicembre dell’anno precedente.
Ad esso non deve seguire l’inoltro di alcun documento cartaceo. Il Prospetto deve essere inviato solo qualora, rispetto all’ultimo invio, vi siano stati cambiamenti nella situazione occupazionale tali da modificare l’obbligo di legge oppure da incidere sul computo della quota di riserva.
I datori di lavoro pubblici e privati, che hanno la sede legale e le unità produttive ubicate in un’unica Regione o Provincia Autonoma e che adempiono all’obbligo direttamente, inviano il Prospetto informativo presso il servizio informatico messo a disposizione dalla Regione o Provincia Autonoma di appartenenza. Nel caso in cui la sede legale e le unità produttive siano ubicate in due o più Regioni o Province Autonome, il prospetto informativo deve essere inviato presso il servizio informatico dove è ubicata la sede legale dell’azienda.
Il ritardato invio del prospetto informativo entro il termine del 31 gennaio comporta l’applicazione della sanzione amministrativa del pagamento di una somma pari a € euro 635,11, maggiorata di € 30,76 per ogni giorno di ulteriore ritardo.
(Comunicato stampa)